Dove il cinema racconta il paesaggio: il primo festival in Italia dedicato al racconto di territori e culture del mondo attraverso il documentario. Il programma completo e tutti gli eventi in dettaglio sono disponibili online sul sito ufficiale.

Per questa 12esima edizione il festival Mente Locale – Visioni sul territorio propone una caleidoscopio di storie, sguardi, popoli e paesaggi, con le loro storie, i loro vissuti, i loro sogni ed orizzonti più ricco che mai: 18 film in gara per il concorso internazionale, con ben sei anteprime italiane e dieci regionali (più un’altra anteprima regionale fuori concorso). Si tratta del festival cinematografico italiano per eccellenza interamente dedicato al territorio, sia esso naturale, culturale, antropologico o sociale.
Il festival si terrà dal 25 ottobre al 2 novembre nei suggestivi paesi di collina tra Bologna e Modena. Più precisamente nei comuni di Bologna, Vignola, Valsamoggia e Loiano, Savignano sul Panaro e Castelnuovo Rangone. L’idea alla base è quella di un festival diffuso, ospitato da sale indipendenti e in luoghi solitamente non raggiunti dai soliti festival. Si cerca di rispondere alla sfida di creare comunità attorno alle sale cinematografiche: per portare il cinema fuori dai circuiti festivalieri tradizionali.
Mente Locale – Visioni sul territorio: edizione 2025
Per il terzo anno consecutivo la direzione artistica è affidata a Leena Pasanen, una delle figure internazionali di riferimento nel mondo del cinema documentario, già direttrice dell’European Documentary Network, di DOK Leipzig e di Biografilm Festival, oltre che testimonial ideale dello slow living: finlandese di origine ma cittadina del mondo. La Pasanen si è infatti stabilita, nel 2019, sulle colline di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna.
I film in gara saranno valutati dalla giuria composta da Silvana Bezzola Rigolini, storica, archeologa, produttrice e co-produttrice di documentari e progetti multimediali per la RSI – la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, Marta Rocchi, ricercatrice in cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali presso il Dipartimento delle Arti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, e Michele Mellara, socio fondatore della Mammut Film, docente universitario all’Alma Mater e regista di numerosi film e documentari, selezionati in diversi festival e vincitori di premi prestigiosi.
I film in concorso
Anche quest’anno il concorso ci accompagna in un viaggio attraverso storie intime e collettive, territori remoti e prossimi, tra memorie familiari, sfide ambientali, resistenze culturali e trasformazioni sociali. Dalle isole fluviali dell’Argentina alla poesia nascosta nei vicoli di Tripoli in Libano, dai pascoli sardi ai silenzi dei villaggi cambogiani, dalle radici contadine della nostra terra alle strade polverose del Sud degli Stati Uniti, ogni film è una finestra su un’umanità in cammino, che cerca senso, appartenenza, futuro. In un tempo ancora segnato da conflitti e divisioni che ci toccano da vicino, come la guerra in Ucraina, il festival accoglie anche storie di chi cerca di ricostruire la propria vita e identità tra le macerie del conflitto. C’è chi scolpisce animali nel legno mentre macella maiali in Messico, chi lotta per salvare le tradizioni dei draghi nei Balcani, chi rilegge la storia di un borgo inventato in Sardegna, chi rifonda la propria identità tra le parole della poesia o sulle frequenze di una radio africana. E poi i tanti volti del cambiamento: l’agricoltura che si reinventa, le donne che tornano a teatro dopo la guerra, i figli che cercano nei padri una lingua comune, i sogni che resistono anche nel dubbio.
I premi
Per questa 12esima edizione al miglior film verranno consegnati, durante la cerimonia di domenica 2 novembre presso l’Agriturismo Il Castellazzo a Valsamoggia in località Monteveglio, i 2.000 euro del Premio Mente Locale Visione Globale. Ad esso si affiancano però anche altri premi e menzioni, tra cui quello di 1.000 euro per il miglior uso delle immagini d’archivio, il premio di 800 euro per la migliore colonna sonora, il premio di 500 euro del Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, il premio distribuzione di Sayonara Film e le menzioni speciali Touring Club Italiano, DAR – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e Pignoletto La Fondazza.
Eventi speciali
Accanto alle visioni anche la proposta di eventi speciali si ampia rispetto alle precedenti edizioni, con tantissime proposte. Il festival avrà inizio con un evento speciale di anteprima venerdì 24 ottobre alle ore 19 presso il Teatro Cantelli di Vignola: l’incontro Mani nella terra, lo sguardo delle donne sul futuro del territorio, per approfondire l’importanza e il ruolo fondamentale delle donne nelle filiere produttive del modenese e del bolognese e in particolare delle aree interne. Martedì 28 ottobre un doppio evento in programma: alle ore 16.30 presso DAR-Unibo (via Barberia) ci sarà un incontro sul tema della distribuzione dei film indipendenti e commerciali nelle sale; alle ore 20 presso Piazza dei Colori lo Spazio 051 dell’Associazione Bonlieu ospiterà la proiezione di Mycelium di Marina Fastoso, anteprima regionale fuori concorso, che mostra parte delle restituzioni artistiche dalla omonima residenza artistica, a cui seguirà una performance audiovisiva eseguita da Lillo Morreale e Cecilia Valagussa; durante tutta la serata evento sarà attiva l’esposizione delle opere nate dal laboratorio Puzzle al contrario all’interno della residenza Mycelium. Sabato 1° novembre alle ore 11, presso la biblioteca di Vignola, avverrà il terzo incontro, Errare umano, viaggiare sull’acqua, che prevede dibattito con l’esploratore Giacomo De Stefano per approfondire il suo viaggio in Europa con la barca e remi e confrontarsi su un modo di viaggiare lento e sostenibile. Come ogni anno, è in programma la consueta proiezione speciale in collaborazione con SPI CGIL Bazzano: mercoledì 29 ottobre, alle ore 15, appuntamento con il cortometraggio Cinni di guerra di Enrico Camana, Rachele Filippin, Alfonso Maria Guida, Jessica Mariani, un racconto corale e suggestivo di chi fu bambino a Bologna durante la seconda guerra mondiale attraverso materiali d’archivio, realizzato da alcuni studenti della scorsa edizione del corso sul racconto del territorio organizzato da Mente Locale e Demetra Formazione.
