‘Sulle tracce di Dossetti’ è una ricerca interdisciplinare su un personaggio chiave del Novecento italiano: un viaggio laico e appassionato nella memoria delle persone e dei luoghi che lo hanno visto protagonista, attraverso voci di testimoni diretti e immagini, per riflettere sull’attualità di molti temi dossettiani: il dialogo tra culture e religioni, la difesa della Costituzione, il rinnovamento della Chiesa. Il progetto è iniziato nel 2012 con la realizzazione del film ‘Sulle tracce di Dossetti – il racconto di Monteveglio ed è proseguito nel 2013 con le celebrazioni del Centenario Dossetti a Monteveglio e poi con iniziative pubbliche di vario genere, incontri, spettacoli e videointerviste, fino alla pubblicazione nel 2015 di una mappa dei luoghi dossettiani di Monteveglio e dintorni.
Video Il racconto di Monteveglio
Nel 1961 Giuseppe Dossetti (1913-1996), figura chiave del Novecento italiano sul piano politico e spirituale, si insedia con i suoi monaci all’Abbazia di Monteveglio, all’interno di un borgo medievale sulle colline tra Bologna e Modena; nel 1994, sempre all’Abbazia, Dossetti e Nilde Iotti tengono un discorso in difesa della Costituzione. In mezzo, tante storie: dalle omelie del sabato sera che fecero di Monteveglio la capitale di un’esperienza spirituale e umana straordinaria, alle vecchie case coloniche di via Sant’Antonio dove per anni hanno vissuto i monaci; dalla costruzione del ‘cubetti’ con i prefabbricati del terremoto del Friuli, all’incontro con Ingrao davanti a un piatto di tortellini, fino alla morte a casa san Benedetto nel dicembre 1996. Ricordi vivissimi, raccontati da chi è stato testimone di queste vicende in prima persona: monaci e monache della comunità, famiglie giunte a Monteveglio da tutta Italia per seguirlo, politici, persone comuni. Un mosaico di volti e testimonianze, una microstoria che riflette la storia del nostro Paese.
Un film di: Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, Stefano Massari
Con la collaborazione di: Alessandro e Costanza Baldini
Con i ricordi di: Athos Righi, Gabriella Tognoni, Andrea Lolli, Gian Pietro Beghelli, Alberto Masini, Alessandro Baldini, Anastasio Guidicini, Bruno Pinto, Maria Lucia De Mas, Alberto Amidei, Giovanni Nicolini, Amelia Frascaroli, Silvia Maria Todesco, Giovanni Paolo Tasini, Giacomo Zaccherini, Stefano Bombarda, Giovanna Busi, Antonio Scalabrini, Giovanni Scalabrini, Sara Piacentini, Alice Dyczkowski, Ubaldo Beghelli, Renato Masi, Raffele Donini.
Produzione: Carta Bianca
Italia 2012 – 75’
Luoghi La mappa
Una mappa che ripercorre alcuni luoghi legati a Giuseppe Dossetti sul territorio della Valsamoggia, per ricordarne la presenza e mantenere viva l’eredità di una figura chiave del Novecento italiano: il pensiero di Dossetti e il suo contributo al dialogo tra le culture rappresentano ancora oggi una sfida al pensiero e uno stimolo costante per un futuro migliore. La mappa è stata realizzata da CARTA|BIANCA nell’ambito del progetto Sulle tracce di Dossetti, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla Cultura, e la collaborazione della Piccola Famiglia dell’Annunziata, e presentata nell’ambito del festival Mente Locale – Visioni sul territorio 2015, in collaborazione con il Teatro delle Ariette, durante una giornata di cammino, rievocazione e dialogo.
Evento Il centenario Dossetti
Carta Bianca ha curato gli eventi del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti a Monteveglio, nell’ambito delle celebrazioni a cura del comitato nazionale, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Oltre a incontri e rievocazioni nei luoghi dossettiani del territorio, Monteveglio ha ricordato Dossetti con una mostra per le strade del paese: un modo per portare nel quotidiano la memoria, offrendo a tutti l’opportunità di un incontro inaspettato e di una riflessione. Sono stati affissi grandi manifesti realizzati a partire da alcuni scatti del fotografo bolognese Walter Breveglieri, che raccontano la campagna elettorale contro Dozza a Bologna, come candidato sindaco per la Democrazia Cristiana nel 1956, vista attraverso due immagini simboliche, un comizio affollatissimo in Piazza Maggiore e uno davanti a pochi bambini in una periferia sterrata; l’ordinazione sacerdotale da parte del Cardinale Lercaro dopo il definitivo abbandono della politica nel 1959; la comunità di Monteveglio riunita nella chiesetta di Sant’Antonio e la storica visita di Enzo Biagi nel 1972, poco prima della partenza della comunità per la Terra Santa; infine la fase dei Comitati per la difesa della Costituzione, avviata dal monaco ultraottantenne con l’incontro tenutosi all’Abbazia di Monteveglio del settembre ’94 con Nilde Iotti, come lui reggiana, come lui protagonista dell’Assemblea Costituente.